L’Italia è un Paese di lettori? Stando ai dati reperiti da un’inchiesta a cura del Fatto Quotidiano sembrerebbe proprio di no. In pratica con l’emergenza Covid il Centro per il libro e la lettura Cepell assieme all’Associazione Italiana Editori ha realizzato un’indagine mirata a capire quanto leggono gli italiani. I risultati non sono positivi come si sarebbe sperato e le cause, forse, sono da ricercare nel particolare momento di disagio che abbiamo vissuto con la pandemia.
D’altro canto spopolano servizi innovativi come l’edicola digitale che si prefiggono di avvicinare le persone alla lettura di riviste, periodici e quotidiani tramite la comodità di avere tutto sul proprio smartphone. A che punto siamo con la lettura in Italia? Ecco una sintesi del report preso in oggetto per questo approfondimento.
Durante il lockdown gli italiani hanno letto meno
Dall’indagine appena menzionata emerge che gli italiani abbiano letto molto meno con 12 libri all’anno in media prima della crisi che sono scesi a meno di sei. Cosa è successo? Questo dato ha certamente sollevato qualche perplessità dal momento che potrebbe non aver tenuto conto dei contenuti da leggere online non annoverati nella categoria “libro”. In realtà gli italiani hanno avuto molto tempo in più per leggere ma sembra proprio che questo sia avvenuto soprattutto online e in merito ad argomenti correlati alla crisi sanitaria.
I dati reali e aggiornati hanno ragione?
Nel 2020 la lettura digitale è incrementata di quasi il 30% parallelamente ad una impetuosa crescita degli ebook. Il cartaceo ha vissuto un periodo di stagnazione per il quale i periodi presi in esame si eguagliano salvo poche piccole differenze di scarto percentuale.
Nel 2020 gli italiani di età compresa tra 15 e 74 anni affermavano di aver letto negli ultimi 12 mesi almeno un libro e questo corrisponderebbe ad un calo del 15% rispetto all’anno precedente. Il dato più preoccupante riguarderebbe quel 50% di italiani che non ha mai letto libri e che rimanda a quando la vita tornerà alla normalità.
Perché si sostiene che gli italiani leggano poco?
Tra le ragioni che spiegherebbero questo scarso amore per la lettura da parte degli italiani ci sono alcune motivazioni che riguarderebbero proprio la condizione di isolamento. Leggere è un’attività adatta a tutte le fasce d’età ma come “hobby” viene sempre posizionato sul fondo della classifica. Molti sostengono di non aver tempo da dedicare a questa attività mentre altri prediligono leggere news anziché darsi alla letteratura tradizionale.
Inoltre come riscontrato dall’analisi sono crollati gli interessi per la libreria tradizionale di pari passo con l’esplosione dei servizi di vendita digitali come per l’appunto le librerie e le edicole online. Gli esperti hanno dunque lanciato un grido di allarme perché la morte della lettura è equiparabile all’impoverimento culturale di tutta la società. Ci si rivolge particolarmente alla scuola, l’ambiente ideale per trasmettere questa passione così benefica per psiche e corpo ma anche per costruire una società con valori fondamentali ed inclusivi per tutti.